tutto quello che c'è da sapere sull'oro nuovo e usato
Vuoi sapere quali sono le caratteristiche dell’oro? Se vuoi investire nell’oro, o vuoi semplicemente sapere qual è il valore dell’oro che conservi a casa, è giusto per prima cosa conoscere l’oggetto del tuo investimento, per poi procedere alle fasi successive.
Usato fin dall’antichità per vari scopi, soprattutto come ornamento e “moneta” di scambio, l’oro è stato ritrovato in diverse tombe antiche e ancora su monete mesolitiche della civiltà cinese.
Grazie alle sue caratteristiche, questo metallo prezioso non ha mai perso la sua importanza e anche oggi risulta essere uno dei metalli più usati in diversi settori. Il suo ruolo nella società umana è di grande importanza, rappresentando di fatto: ricchezza, potere e vanità, oltre che gloria e trionfo. Non a caso, infatti, l’oro viene anche usato per la realizzazione di trofei ed emblemi nazionali, oltre che per la creazione di gioielli. E ancora, l’oro era un sostegno delle valute dei Paesi, valore che prima veniva misurato per l’appunto in base alle riserve auree della Banca centrale del Paese in questione.
Se vuoi sapere quali sono le più importanti caratteristiche dell’oro e quali sono i settori d’impiego continua a leggere questo nostro articolo dedicato all’argomento.
Che cos’è l’oro?
Iniziamo subito con il dire che l’oro è uno dei metalli preziosi più conosciuti e apprezzati. Nella tavola periodica degli elementi chimici viene indicato con il simbolo Au, abbreviazione di uno dei suoi primi nomi latini: Aurum, che vuol dire per l’appunto “brillante”.
L’oro ha un numero atomico di 79, un peso atomico di 196.967 e ancora un peso specifico di 19,3 grammi al centimetro cubico. Inoltre, essendo un elemento poco reattivo, viene inserito da un punto di vista chimico tra quelli che vengono definiti “metalli di transizione”.
Come risaputo, questo metallo prezioso si trova normalmente sottoterra, nei depositi alluvionali sotto forma di pepite o piccoli accumuli, allo stato puro e ancora insieme ad altri minerali in formazioni alluvionali.
Allo stato puro, l’oro si caratterizza per il suo aspetto dorato. Questo aspetto, lucido e giallastro, si conserva anche quando l’oro si trova in lega con altri metalli. Inoltre, dal momento che ha bassi stati di ossidazione, generalmente ha la tendenza a non perde, con il passare del tempo, la sua lucentezza.
Quali sono le proprietà fisiche dell’oro?
L’oro è il metallo più duttile e malleabile presente in natura. Fonde a 1064 gradi Celsius ed è un buon conduttore di calore ed elettricità.
Allo stato puro è molto morbido e malleabile, motivo per cui spesso nel settore industriale si lega ad altri metalli per indurirlo e usarlo in commercio e per la realizzazione di decorazioni.
Tra le caratteristiche dell’oro più importanti rientra certamente la sua malleabilità, qualità che lo rende estremamente duttile. Questo metallo può essere estratto in forme metalliche o filiformi, senza per questo divenire fragile tanto da rompersi. Non a caso, si dice che l’oro può essere estratto in forme talmente sottili che un’unica oncia può essere allungata fino ad arrivare a una lunghezza di circa 35 miglia. Se ci pensiamo, quindi, è possibile ottenere fili veramente sottili.
Questa qualità fa sì che l’oro sia indispensabile ad esempio nel settore dell’industria elettronica, per la realizzazione di circuiti in cui vengono inseriti chip piccolissimi. Senza considerare, inoltre, che l’oro è particolarmente resistente alla corrosione e all’ossidazione.
Dalle TV alle calcolatrici, fino ai dispositivi di ultima generazione infatti l’oro è ampiamente usato.
Il peso dell’oro
Tra le caratteristiche dell’oro non possiamo di certo non ricordare il suo peso. L’oro di fatto è un metallo estremamente denso, uno dei più pesanti presenti in natura. Qual è il suo peso specifico? Il suo peso è di 19,6. Considera, infatti, che l’oro è all’incirca 8 volte più pesante della roccia di quarzo.
Esistono metalli più pesanti? L’iridio è uno dei pochi metalli che hanno un peso specifico più elevato dell’oro, pari a 22,6.
Settori d’impiego dell’oro
Ad oggi è possibile trovare l’oro quasi ovunque, anche in oggetti in cui la sua presenza sembra quasi non opportuna. Come abbiamo accennato, questo metallo, soprattutto per la sua capacità di condurre elettricità, trova grande impiego in campo industriale, elettrico ed elettronico.
Un esempio? All’interno dei PC possono essere presenti fino a circa 6gr di metallo, allocati principalmente all’interno della scheda madre. Ancora. Sapevi che vi sono tracce d’oro puro nei cellulari e nei tablet? Basta spostare la batteria per trovare l’oro puro sotto forma di contatto.
Anche se in molti non lo sanno, l’oro è usato in campo medico sia nella sua forma pura che in lega.
Noto già anticamente, un esempio in questo ambito è l’oro colloidale puro. Quest’ultimo, infatti, agisce come regolatore ormonale, energizzante e ha proprietà antinfiammatorie. Ed è utilizzato inoltre nella cura dell’artrite reumatoide.
La lega d’oro 18kt è invece usata in amalgama in campo dentistico, con comprovati risultati di resistenza e tollerabilità da parte dei pazienti.
Non è un segreto inoltre che l’oro è ampiamente usato nel settore dell’oreficeria per la realizzazione di gioielli costosi, monete, lingotti e tanto altro ancora. Essendo estremamente duttile, l’oro spesso viene legato, per essere lavorato, ad altri metalli, come rame o argento.
Come vedremo tra poco, in base alla quantità di metallo diverso dall’oro presente nella lega questa assume un colore diverso, ma soprattutto un valore diverso.
Ricordiamo infine che per stabilire la purezza della lega si utilizza come unità di misura il carato, che corrisponde a 41,6 millesimi di grammo presente all’interno della lega stessa. Il numero di carati, di fatto, indica la quantità di oro presente in una lega.
Quale oro si usa per la realizzazione di gioielli? Perlopiù l’oro a 18 carati, perché facilmente lavorabile, mentre l’oro 24 carati (puro) è usato per gli investimenti.
Quali sono le leghe d’oro?
Le 7 leghe dell’oro sono conosciute nella produzione dei gioielli con nomi ben precisi, in base al metallo con cui l’oro stesso è legato. Li elenchiamo di seguito:
- Oro giallo. È il risultato di una miscela di oro (75%), argento (12,5%) e rame (12,5%)
- Oro rosso. Si compone di oro (75%) e rame (25%)
- Oro rosa. Composto da oro (75%), rame (20%) e argento (5%)
- Oro bianco. Oro (75%), palladio (16%) e argento (9%)
- Oro grigio. Formato da oro (75%), nichel (15%) e rame (10%)
- Oro verde. Composto da oro (75%) e argento (25%).
- Oro blu. Lega d’oro (75%) e ferro (25%).
Oro: vendere o investire?
Vendere o investire nell’oro? Dopo aver chiarito quali sono le principali caratteristiche dell’oro e quali sono i più importanti settori d’impiego, pensiamo a cosa fare con questo metallo prezioso.
Comprare oro è una forma di investimento abbastanza sicura, soprattutto nel momento in cui l’economica globale affronta una crisi o tende comunque al ribasso: in questi frangenti, generalmente, il valore dell’oro, considerato come principale bene rifugio, tende ad aumentare.
Comprare, quindi, non significa soltanto investire in oro, ma anche diversificare i propri risparmi. Per farlo, chiaramente, è necessario conoscere l’andamento del mercato dell’oro, valore e quotazione.
Per approfondire l’argomento, leggi pure:
Se invece non vuoi investire e anzi preferisci vendere l’oro che non usi più, quello che tieni conservato da anni chiuso in un cassetto, la soluzione migliore è quella di rivolgerti a un compro oro di fiducia.
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